Nella nebbia

Quando il cemento svanisce.
Quando si vedono soltanto sagome vegetali
indistinte.
Quando prende vita una palude umida e fredda.
Quando si sceglie di non respingerla.
Quando ci si immerge.
Quando si diventa parte di essa.
Quando ci si ferma ad ascoltare il silenzio.
E poi si aprono gli occhi.

Per vedere nuovi paesaggi non serve andare in nuovi posti, bastano nuovi occhi.

Chi sono.

Va bene dubitare. Se dubiti, e se continui a dubitare, esiste solo un fenomeno solido come una roccia di cui non puoi dubitare, e cioè la tua esistenza. A quel punto sorgerà una nuova ricerca, e non sarà un interrogativo. Dovrai chiedere: "Chi sono?".
Per tutta la sua vita , Ramana Maharshi diede ai suoi discepoli una sola tecnica. Diceva loro: "Siedi semplicememente con gli occhi chiusi, e continua a chiedere: "Chi sono? Chi sono?". Usalo come un mantra." Ma non si tratta di un mantra: non deci usarlo come fossero parole morte. Deve penetrare in profondità dentro di te.
Continua a chiedertelo. Molte volte la tua mente risponderà che sei un'anima, un Sè, che sei divino. Non ascoltare queste cose, sono tutte cose acquisite, di cui hai sentito parlare. Mettile da parte, fino a quando non arrivi a conoscere chi sei. E se continui ad accantonare la mente, un giorno avverrà un'esplosione. La mente esploderà, e tutto il sapere acquisito che hai accumulato in te, scomparirà. Per la prima volta ti troverai faccia a faccia con te stesso, guarderai te stesso.

Da:
Yoga: la scienza dell'anima, Osho

Mondo nuovo

Grazie a Crisis, ho scovato questo sito molto interessante.
Si tratta di una cartina con segnalato chi, come me, ha idee considerate folli per il mondo moderno che non vede altro che un aumento della complessità, letto anche come progresso.
Mi sono iscritto.
Se tale cartina sarà efficace, sarà una boccata di ossigeno per il pazzo che è in me e che considero il mio vero Io.

Cavoli!

In ordine di bellezza.
Cavoli, come sono buoni!
;-)

Addio

Ok, quando dicevo che stavo vivendo l'ultima settimana di libertà pensavo ad una ovvia e naturale contrazione della quantità di tempo da dedicare alla mia amata creatura e allo sport, in primis. Non pensavo, invece, che la mia battuta (non più...) fosse da prendere alla lettera.
Una persona importante mi disse di stare attento quando la risposta alle mie azioni esige la domanda "per chi?".
Il momento è arrivato.

A caccia di afidi...

Quel puntino rosso che vedete è una coccinella, una vera coccinella.
Quelle cose marroni sono i fiori di tanaceto secchi, recuperati per i semi, dove una coccinella si era appisolata.
Le foglie verdi sono di un ibisco appena trapiantato che è stato attaccato vigorosamente da parecchi simpaticissimi afidi. E le formiche festeggiano.

Ho tagliati i fiori e li ho appoggiati all'ibisco. Non sono passati 10 secondi che la coccinella è andata ad assaggiare il primo afide! :-D

Mitica coccinella!

Ma te, ci parli?

Ma te, ci parli? Guarda che è importante, lo sentono.

Che dire? Io non ci parlo. Mentre lavoro pieno di buona volontà nell'orto non mi va di fare il benchè minimo rumore. Assaporo l'indaffarato silenzio delle mie creature e ascolto solamente l'utile rumore del campanile che mi dice che è ora di andare a sfamarsi (e non è solo lui che me lo ricorda...).

Guardo, osservo, accarezzo, bacio, se capita, mangio, spesso, ma parlarci no. Al massimo commento a bassa voce quanto una piantina possa essere vigorosa o simpatica.
Saluto spesso i coinquilini, leggasi insetti vari ed eventuali, che spesso hanno colori meravigliosi.
Un cimice oggi era un incanto! Un disegno tipo scarabeo sull'esoscheletro che ho osservato per mezzo minuto buono... che spettacolo!