domenica 31 gennaio 2010

E finalmente svelati i piani (poco) segreti di B.

Taormina si sbottona : la verita' su Berlusconi raccontata dal suo ex avvocato

Scritto da Alessandro Giglioli
Sabato 30 Gennaio 2010 09:18

«Conosco bene il modo con cui Berlusconi chiede ai suoi legali di fare le leggi ad personam, perché fino a pochi anni fa lo chiedeva a me. E, contrariamente a quello che sostiene in pubblico, con i suoi avvocati non ha alcun problema a dire che sono leggi per lui. Per questo oggi lo affermo con piena cognizione di causa: quelle che stanno facendo sono norme ad personam».

Carlo Taormina, 70 anni, è stato uno dei legali di punta del Cavaliere fino al 2008, quando ha mollato il premier e il suo giro – uscendo anche dal Parlamento – a seguito di quella che lui ora chiama «una crisi morale». Ormai libero da vincoli politici, in questa intervista a Piovonorane dice quello che pensa e che sa su Berlusconi e le sue leggi.

Avvocato, qual è il suo parere sulle due norme che il premier sta facendo passare in questi giorni, il processo breve e il legittimo impedimento?

«La correggo: le norme che gli servono per completare il suo disegno sono tre. Lei ha dimenticato il Lodo Alfano Bis, da approvare come legge costituzionale, che è fondamentale».

Mi spieghi meglio.
«Iniziamo dal processo breve: si tratta solo di un ballon d’essai, di una minaccia che Berlusconi usa per ottenere il legittimo impedimento. Il processo breve è stato approvato al Senato ma scommetterei che alla Camera non lo calendarizzeranno neanche, insomma finirà in un cassetto».

E perché?
«Perché il processo breve gli serve solo per alzare il prezzo della trattativa. A un certo punto rinuncerà al processo breve per avere in cambio il legittimo impedimento, cioè la possibilità di non presentarsi alle udienze dei suoi processi e di ottenere continui rinvii. Guardi, la trattativa è già in corso e l’Udc, ad esempio, ha detto che se lui rinuncia al processo breve, vota a favore del legittimo impedimentoı».

E poi che succede? Che c’entra il Lodo Alfano bis?
«Vede, la legge sul legittimo impedimento è palesemente incostituzionale, e quindi la Consulta la boccerà. Però intanto resterà in vigore per almeno un anno e mezzo: appunto fino alla bocciatura della Corte Costituzionale. E Berlusconi nel frattempo farà passare il Lodo Alfano bis, come legge costituzionale, quindi intoccabile dalla Consulta».

Mi faccia capire: Berlusconi sta facendo una legge – il legittimo impedimento -che già sa essere incostituzionale?
«Esatto. Non può essere costituzionale una legge in cui il presupposto dell’impedimento è una carica, in questo caso quella di presidente del consiglio. Non esiste proprio. L’impedimento per cui si può rinviare un’udienza è un impegno di quel giorno o di quei giorni, non una carica. Ad esempio, quando io avevo incarichi di governo, molte udienze a cui dovevo partecipare si facevano di sabato, che problema c’è? E si possono tenere udienze anche di domenica. Chiunque, quale che sia la sua carica, ha almeno un pomeriggio libero a settimana. Invece di andare a vedere il Milan, Berlusconi potrebbe andare alle sue udienze. E poi, seguendo la logica di questa legge, la pratica di ottenere rinvii potrebbe estendersi quasi all’infinito. Perché mai un sindaco, ad esempio, dovrebbe accettare di essere processato? Forse che per la sua città i suoi impegni istituzionali sono meno importanti? E così via. Insomma questa legge non sta in piedi, è destinata a una bocciatura alla Consulta. E Berlusconi lo sa, ma intanto la fa passare e la usa per un po’ di tempo, fino a che appunto non passa il Lodo Alfano bis, con cui si sistema definitivamente»....continua

Come fa a esserne così certo?
«Ho lavorato per anni per Berlusconi, conosco le sue strategie. Quando ero il suo consulente legale e mi chiedeva di scrivergli delle leggi che lo proteggessero dai magistrati, non faceva certo mistero del loro scopo ad personam. E io gliele scrivevo anche meglio di quanto facciano adesso Ghedini e Pecorella».

Tipo?
«Quella sulla legittima suspicione, mi pare fossimo nel 2002. Gli serviva per spostare i suoi processi da Milano a Roma. Lui ce la chiese apertamente e noi, fedeli esecutori della volontà del principe, ci siamo messi a scriverla. E abbiamo anche fatto un bel lavoretto, devo dire: sembrava tutto a posto. Poi una sera di fine ottobre, verso le 11, arrivò una telefonata di Ciampi».

Che all’epoca era Presidente della Repubblica.
«Esatto. E Ciampi chiese una modifica».

Quindi?
«Quindi io dissi a Berlusconi che con quella modifica non sarebbe servita più a niente. Lui ci pensò un po’ e poi rispose: “Intanto facciamola così, poi si vede”. Avevo ragione io: infatti la legge passò con quelle modifiche e non gli servì a niente».

Pentito?
«Guardi, la mia esperienza al Parlamento e al governo è stata interessantissima, direi quasi dal punto di vista scientifico. Ma molte cose che ho fatto in quel periodo non le rifarei più. Non ho imbarazzo a dire che ho vissuto una crisi morale, culminata quando ho visto come si stava strutturando l’entourage più ristretto del Cavaliere.

A chi si riferisce?
«A Cicchitto, a Bondi, a Denis Verdini, ma anche a Ghedini e Pecorella. Personaggi che hanno preso il sopravvento e che condizionano pesantemente il premier. E l’hanno portato a marginalizzare – a far fuori politicamente – persone come Martino, Pisanu e Pera. E adesso stanno lavorando su Schifani».

Prego?
«Sì, il prossimo che faranno fuori è Schifani. Al termine della legislatura farà la fine di Pera e Pisanu».

Ma mancano ancora tre anni e mezzo alla fine della legislatura…
«Non credo proprio. Penso che appena sistemate le sue questioni personali, diciamo nel 2011, Berlusconi andrà alle elezioni anticipate».

E perché?
«Perché gli conviene farlo finché l’opposizione è così debole, se non inesistente. Così vince un’altra volta e può aspettare serenamente che scada il mandato di Napolitano, fra tre anni, e prendere il suo posto».

Aiuto: mi sta dicendo che avremo Berlusconi fino al 2020?
«E’ quello a cui punta. E in assenza di un’opposizione forte può arrivarci tranquillamente. L’unica variabile che può intralciare questo disegno, più che il Pd, mi pare che sia il centro, cioè il lavorio tra Casini e Rutelli. Ma se questo lavorio funzionerà o no, lo vedremo solo dopo le regionali».

sabato 30 gennaio 2010

Commissione Energia

La giornata è iniziata con il punto interrogativo. Questa mattina c'è stato un incontro molto importante che ha deciso una serie di eventi a cui tengo molto e per i quali mi sono speso in prima persona. Poteva andare male, davvero, e invece il compromesso che si è raggiunto è stato soddisfacente. Brendola avrà uno spettacolo teatrale degno dei suoi cittadini più esigenti.
E come prima cosa, è andata bene.
Poi mi è arrivata la proposta di far parte di una commissione per far risparmiare il mio Comune in termini di bolletta, quindi di migliorare i consumi, razionalizzarli e introdurre kwp di fotovoltaico. Quindi, in due parole, risparmio energetico! E potevo dire di no? Certo che no! Quindi altro bagolo che si somma a tutto quello che già c'ho da seguire... Ma in fondo mi piace!

...si comincia a morire nell'attimo in cui cala il fuoco di ogni passione... (E.R.)

Soddisfazione

Quando arriva la riconoscenza, la stima e l'ammissione dell'importanza del lavoro svolto finora, la sensazione di appagamento e soddisfazione è qualcosa di indescrivibile. Forse più per il fatto che non se lo si aspetta, non lo si era messo in conto. E meno lo si aspetta, più è gratificante. Grazie Progetto Civico!

lunedì 25 gennaio 2010

Esplorare


Ci sono occasioni in cui si incontra per caso qualcuno, lo si saluta, ci si scambia due parole, più per cortesia che per interesse. Qualcosa, però, non quadra. Quella persona che di sfuggita sembra normalissima, ordinaria (l'offesa peggiore che esista, secondo me, l'equivalente in dialetto del "non te sè proprio da gniente!"), nasconde un acume e presenta una discordanza da quello che mostra a quello che realmente è, che lascia stupiti, ma anche soddisfatti per averci creduto e per aver voluto forzare per altre due chiacchiere, solo per restare in ascolto. Senza sbilanciarsi più di tanto, solamente ascoltando. Meraviglioso.

PIIGS


Che figo! Siamo tra i maaaiali! Come mai? Chi ci ha messo in questa categoria? Da qui.

La strana vendetta di Cassandra, la Grecia ed i maiali

Cassandra, figlia di Priamo, non solo fu condannata a prevedere il futuro, ma fu condannata a prevedere solo le cose negative, non potendo essere mai creduta.

Facile immaginare che non fu mai particolarmente amata. Il peggio doveva ancora venire, però. Alla caduta di Troia fu prima violentata davanti alla statua di Atena ( che si arrabbiò alquanto, condannando tutti i greci ad un ritorno quanto mai problematico) e poi presa schiava dal solito, fissato, Agamennone.

Avendo previsto la congiura che lo attendeva al ritorno a casa, cercò invano di avvertirlo e, non essendovi riuscita, ci rimise la vita anche lei.

Dopo più di 2000 anni la sua anima aleggia vendicativa sulla Grecia, predicendo, come al solito, grandi sconquassi e terribili sciagure ma, contrariamene al solito, qualcuno se la fila.

Insomma, per venire al sodo: la Grecia ha fatto, parrebbe, carte false per stare dentro il patto di stabilità, è stata scoperta e si ritrova con un deficit di bilancio al 12.5%, una credibilità prossima a zero e le aste dei propri bonds che vanno deserte nonostante tassi attraenti.

Lo scenario è praticamente quello di uno stato che ha la scelta del default, quella dell'uscita dalla moneta unica o tutti e due, nel processo entrando in una recessione probabilmente profonda.

Il bello è che le Cassandre che aleggiano, tratteggiando questi scenari incredibilmente foschi, nel silenzio totale dei telegiornali, sono ormai istituzionali: da Moody's ai ministri dei paesi della Cee , dal Sole 24 Ore al Daily Telegraph, al povero Primo Ministro Greco , la parola d'ordine è minimizzare, ma le parole evocate sono quelle di Cassandra: Default, rischio insolvenza, scenario argentino, recessione e tagli verticali delle spesa pubblica.

E noi di Crisis, Cassandre per eccellenza?

Beh, ahem, come al solito, ne abbiamo diffusamente parlato, da più di un anno, alquanto inascoltati, ovviamente.

Come se non bastasse le cifre ufficiali, che parlano di un deficit oltre il 12% per il 2009, potrebbero essere perfino ottimiste, come lo erano, a quanto pare , quelle degli anni 2005-2009.

E noi Italiani?

Come la vedano dall'estero è mostrato dall'articolo del Daily Telegraph che vi ho linkato. Dove ci mettano, almeno virtualmente è presto detto.

Siamo, per dirla tutta, tra i maiali.

Non lo dico io. Lo dice il telegraph.

Gli europei di serie "B", quelli a rischio default e dintorni, sono raccolti sotto la bella sigla "PIIGS" che sta, in modo certo non casuale, per Portugal, Italy, Ireland, Greece e Spain.

Animale utile, per quanto zozzo, il maiale, che butta giù di tutto, di cui si usa tutto.

Qualcuno, poi soprannominato "il cinghialone", milioni di anni fa, parlava di utili idioti...

Resta da capire chi siano, nella sempre più sgricchiolante Unione Europea.

Qualcuno, evidentemente, si sta facendo una sua idea.

Ogm (omicidi, guerra, massacri)


Dite che sia esagerato il titolo? Concordo, per ora lo è. Tra non molto sarà la normalità. Per cosa? Per il cibo, ovvio. Riporto questo articolo da qui.

30/11/09
Rapporto pubblicato negli Stati Uniti stila un bilancio conclusivo: nei primi tredici anni di impiego le colture biotech hanno incrementato in modo massiccio l’uso dei pesticidi

Disattese, dopo le promesse di maggiore produttività, anche quelle di minore inquinamento

Fonte: The Organic Center - Charles Benbrook

http://www.organic-center.org/science.pest.php?action=view&report_id=159

Nei primi tredici anni di uso commerciale, le colture geneticamente modificate hanno incrementato l’uso dei pesticidi negli Stati Uniti di 318 milioni di libbre. Lo afferma, sulla base di dati ufficiali del Dipartimento dell’Agricoltura e della sua agenzia per le rilevazioni statistiche (NASS), il terzo rapporto su colture gm e uso dei pesticidi di Charles Benbrook, agronomo eminente, già direttore della commissione Agricoltura dell’Accademia Nazionale delle Scienze, oggi responsabile scientifico dell’Organic center.
Secondo il rapporto, tra il 1996 e il 2008 le colture geneticamente modificate di tipo Bt (mais e cotone) hanno ridotto l’uso degli insetticidi di 64,2 milioni di libbre, ma quelle resistenti agli erbicidi (soia, mais e cotone) hanno incrementato l’uso degli erbicidi di 382 milioni di libbre: l’impronta chimica complessiva delle colture gm è pertanto del tutto negativa.
La causa: la diffusione di infestanti resistenti al glifosate (principio attivo dell’erbicida Roundup abbinato alla quasi totalità delle piante gm resistenti a erbicidi), che gli agricoltori hanno cercato di contrastare sia con un uso più massiccio della stessa sostanza pesticida sia con l’applicazione di erbicidi aggiuntivi e più tossici come il paraquat e il 2,4D. Spiega Benbrook: “Il ricorso quasi esclusivo a un unico agente di controllo degli organismi nocivi per tutta la durata della stagione, anno dopo anno e su vaste aree di terreno coltivato, crea le condizioni ideali per l’insorgere e la diffusione del fenomeno della resistenza”.
Preoccupa, per il futuro, che l’industria del biotech non preveda altro che un potenziamento della stessa fallimentare strategia, ovvero lo sviluppo di piante geneticamente modificate per tollerare dosi più elevate di glifosate, per resistere a un numero più elevato di erbicidi o entrambe le cose.
Il rapporto segna la fine del mito della maggiore sostenibilità delle colture gm anche presso il grande pubblico e fornice alle istituzioni strumenti per iniziare a guardare finalmente altrove.

Parigi è a Novara.


Riporto un post da Crisis. Disarmante.

E' quasi finito il primo quadrimestre e mio figlio, quinta elementare, in geografia ha studiato solo il Lazio. Ci stanno su da tre mesi. Non ho idea di come faranno a studiare le 19 regioni restanti.

Ilvo Diamanti su Repubblica di oggi racconta che lo studio della geografia praticamente scomparirà dai programmi delle superiori. Lo fa con un articolo che ironizza sul TomTom e lamenta la perdita dell'identità. La Società Geografica Italiana, invece, lancia un disperato appello affinché questa materia non sprofondi nell'oblio, insieme alla capitale della Mongolia e ai fiumi siberiani: e l'appello di questo storico Istituto, fondato nel 1867, colpisce nel segno molto di più.

Fare geografia a scuola vuol dire formare cittadini italiani e del mondo consapevoli, autonomi, responsabili e critici, che sappiano convivere con il loro ambiente e sappiano modificarlo in modo creativo e sostenibile, guardando al futuro.

Consapevoli, autonomi, responsabili e critici? Dio ce ne scampi e liberi, per carità. Molto meglio una mandria di ignoranti che confondono persino le regioni con le città e i Paesi, l'Est e l'Ovest. Parigi è a Novara e la Basilicata sta in Piemonte. Sarà complottismo, ma credo fermamente che tutto ciò sia fatto apposta, in modo da impedire fisicamente ai futuri cittadini una qualsiasi critica della realtà che li circonda. Vivere in uno spazio ignoto, vuoto, indecifrabile significa aver persino timore di azzardarsi ad analizzarlo.

Cancellare la geografia significa anche cancellare la nostra storia. Centinaia di uomini (tra cui molti italiani) sono morti per andare a scoprire come è fatto il mondo, per tracciare una mappa di conoscenza. Un esploratore non ha meno meriti di un filosofo, quando si tratta di illuminare le menti sulla realtà circostante. Come avrete già capito, ho sempre amato la geografia, per me più affascinante della storia.

Non che lo studio della storia, a scuola, sia poi così considerato peraltro. Per continuare con l'esempio che ho sottomano, mio figlio ha nel programma di quinta l'INTERA storia romana, fino alla caduta dell'Impero. Ebbene: non sono neppure ancora arrivati agli etruschi. E perché mai? Perché hanno trascorso quattro mesi a studiare ignote ed insignificanti tribù dell'antica Padania, mai sentite nominare e le cui conquiste di civiltà sono state qualche palafitta, qualche vasetto e un paio di graffiti rupestri (programma ministeriale). Pagine e pagine di capanne padane al posto di Tiberio e Caio Gracco, di Scipione l'Africano e del De Bello Gallico.

E poi dice che non lo fanno apposta.

Sconvolgimenti


Ci sono persone capaci di stravolgere i principi fondanti con ragionamenti logici ai quali non puoi dire di no, non puoi opporti perchè fondamentalmente sono solo un'evoluzione di quel che finora la tua mente ha partorito.
Queste persone sono gli intellettuali. Ti prendono per mano mostrandoti che quello che vedi o che ti accontenti di vedere non è altro che una delle facce superficiali. Uno specchietto per le allodole.
Solamente nel momento in cui, grazie al nuovo ragionamento, riesci ad aggrapparti al motivo per cui lotti ritrovi quella pace illusoria, quel momento in cui tutto è fermo, apparentemente, in attesa del nuovo inizio.
In questa era priva di intellettuali, non perchè non ci siano, ma perchè vengono fatti tacere.
Esplorare e cercare di conoscere ciò che è sconosciuto, ma continuare a costruire per raggiungere l'obiettivo di fondo. Senza demordere. Sembra facile.

venerdì 8 gennaio 2010

Vita!



Alcune volte si hanno periodi in cui sembra andare tutto molto linearmente, troppo, tutto sembra piatto e quello che si desidera da tempo non arriva mai.
In questi momenti serve un qualcosa dall'esterno che arriva dritto al cuore. Un qualcosa di semplice che faccia ricordare le cose belle che presto torneranno a farci sognare.
Un video, che avevo già visto, con un protagonista che merita davvero, che ho avuto l'onore di conoscere personalmente, mi ha risvegliato. Mi ha fatto ricordare. Che bello!
E mi è stato pure detto che sarò io tra 40 (magari di più!!!) anni!
E per questa parte della mia vita che continua a darmi soddisfazioni ti ringrazio, Anna.