domenica 16 novembre 2008

Motivi


Nessuno mi chiede mai perchè mi sia messo in testa di fare questo benedetto orto sinergico. Neanche uno normale, sinergico! Non mi bastava chiedere a mio nonno come si fa a lavorare la terra e coltivarmi in modo convenzionale qualche piantina per avere ogni estate una discreta produzione di ortaggi (con uno sforzo fisico ed economico non indifferente). Invece, sono andato a fare un corso vicino a Cesena lungo una settimana!

Pensate che il motivo possa essere...non so, la salubrità degli alimenti? La sicurezza che ho nel raccogliere qualcosa che ho coltivato di persona? Oppure la filosofia dei KmZero? Forse la soddisfazione di avvicinarmi alla Terra? Tutti possono essere buoni motivi per cui fare un orto, ma nessuno di questi è il principale.

Visto che oggi sono particolarmente giù di morale e particolarmente pessimista, riporto questo articolo dal Blog Crisis dello scorso 7 novembre.
Assieme a questo articolo pensate a questo: picco del petrolio, distruzione della società e delle relazioni interpersonali, perdita delle capacità elementari di sopravvivenza.

E per concludere consiglio questo spettacolo del fantastico Marco Paolini: I Miserabili. Io e Margaret Thatcher

La grande crisi del XXI secolo, ovvero: tutto si lega

Smaltita la sbornia post vittoria di Obama (ieri ad una cena di amici ho contato 8 dicasi otto brindisi in qualche modo connessi...hic) e in attesa che il nuovo Presidente degli Stati Uniti si insedi è forse arrivato il momento di fare il punto sulla situazione, prima di essere di nuovo trascinati dagli eventi.

La crisi economico-finanziaria, quella energetica, quella climatica, quella (quelle) politica e quella, infine demografica si sommano e si intrecciano in un nodo gordiano di cui di volta in volta si riesce a vedere solo un capo, rischiando però di perdere di vista gli altri e di conseguenza di non coglierne i legami.

Non si tratta di accademia in salsa storicistica: il punto è che SE non si considera il quadro generale si rischia di ricorrere a soluzioni limitate, che hanno funzionato in casi supposti analoghi nel passato ma che appunto, a ben vedere, non lo sono per niente.

La crisi che ci accingiamo a vivere, in ultima analisi, può essere considerata la linea d'ombra dell'umanità: l'uomo, inteso come specie umana deve prendere in mano il suo destino o farsi schiacciare dalle proprie pulsioni, trascinando in fondo all'abisso buona parte delle specie viventi del pianeta.

Ok.

Ma qual'è questo quadro generale da tenere sempre presente ogni volta che leggiamo di questa o quell'altra emergenza?

Il raggiungimento dei limiti.

Del pianeta e del sistema, i due essendo correlati.

Qualche esempio dinamico, per libera associazione mentale: per crescere le aziende hanno bisogno di credito che può essere ripagato solo con una crescita continua e consistente del fatturato, che a sua volta necessità nuovi capitali per investimenti, sviluppo...tutto questo è possibile se i consumatori continuano a consumare e quindi se il loro reddito mantiene o aumenta il suo potere di acquisto, il che vuol dire che detti stipendi devono aumentare in termini nominali, in modo da restare al passo con l'inflazione REALE, il che è possibile se la merce lavoro mantiene un buon valore sul mercato, il che è possibile se la produzione aumenta almeno allo stesso ritmo della produttività, senza tenere conto della bomba demografica, che ogni anno aggiunge decine di milioni di nuovi lavoratori al mercato....poi succede che qualcuno delle decine di parametri della complessa equazione non si fa plasmare dall'Homo Economicus ma dalle leggi della fisica, della chimica, della biologia e della geologia.

E sono guai.

Ad esempio: l'aumento esponenziale dei costi del barile ha avuto un enorme effetto proprio sulle frange più povere della popolazione statunitense, che vivendo solitamente in periferia, doveva percorrere decine di km a giorno con i propri mezzi per andare al lavoro. In america il costo del carburante è triplicato in poco tempo e l'effetto su persone che già erano strangolate dai mutui via via accesi sulla casa (con l'aumento di valore della casa era infatti possibile accendere nuovi mutui) è stato devastante.

In molti, dovendo scegliere se perdere il lavoro o la casa, hanno optato per la casa.

Questa è stata almeno una concausa dell'enorme slavina dei mutui subprime e l'inizio della crisi finanziaria di questi giorni.

Certo, il petrolio è calato vertiginosamente di prezzo; ma la produzione è diminuita solo di qualche per cento e in pratica le date previste per il picco del petrolio sono solo posticipate di un paio di anni, mentre già in molti sostengono che il picco sia in ogni caso alle spalle, dato che non potremo più permetterci i prezzi dei mesi passati e di conseguenza numerosi progetti estrattivi verranno sospesi fino a data da destinarsi.

Anche queste discussioni NON sono oziose. In fase di produzione calante il petrolio dovrà essere sostituito con grande velocità dalle altre fonti di energia e la cosa non sarà affatto indolore SE non ci muoviamo con la massima velocità ed efficacia da oggi stesso.

In effetti in fase di disponibilità energetiche calanti è quasi impossibile prevedere una crescita economica degna di questo nome.

Di consumi superflui da tagliare ce ne sono, eccome, nei paesi avanzati, ma non possiamo dimenticarci della vertiginosa crescita della domanda e dei consumi dei paesi "emergenti".

La recessione mondiale rallenterà la crescita, potrebbe perfino fermarla, ma è chiaro che presto questa ricomincerà, grazie a politiche ancora più radicali sul fronte del credito, del deficit spending e grazie al salvataggio pubblico delle aziende; i prezzi (energetici e quindi, in pratica, DI TUTTO) saliranno vertiginosamente fino a strangolare di nuovo i consumi.

Solo che questa volta non vi saranno più risorse da sacrificare sull'altare della crescita eterna e di nuovo la recessione attanaglierà il mondo, in modo ancora peggiore di questa.

Questa è addirittura una visione ottimistica, infatti la situazione è tanto esacerbata che tutti gli sforzi dei governi potrebbero essere insufficienti ad una ripresa.

Sicuramente è una PESSIMA idea quella di aumentare ancora la dose (abbassare i tassi di interesse, immettere imponenti capitali pubblici nel sistema bancario) per il tossico che ha appena rischiato di restarci secco per una overdose.

Il tossico imparerà che se vuole ancora una dose deve solo mettersi a barcollare in bella vista di fronte a qualche palazzo prestigioso, in attesa che intervengano i volontari dell'assistenza.

La prima cosa da capire, probabilmente, è che QUESTA crisi è qui per restare e che se ne andrà DAVVERO solo se ci lasceremo alle spalle il paradigma economico della crescita infinita.

Non è più tempo di crescere.

Non è più tempo di moltiplicarsi.

E' semmai il tempo di cambiare, di evolvere.

Cominciamo, intanto, dal sistema finanziario ?


Buona vita!

Siepe

Ieri puntatina sull'orto per seminare nell'ultima aiuola libera.
Ne ho lasciata una non seminata perchè ho voluto aspettare la luna calante e vedere come cresceranno le piantine! Speriamo di vedere la differenza.

Sempre ieri ho fatto qualche foto alle mie piantine. Qui si vedono i ravanelli che spuntano alla ricerca della luce! Come sono rigogliosi! La settimana scorsa erano sotto la paglia che faticavano per farsi spazio!

Sto cercando di capire come costruire al meglio la siepe che manterrà il microclima interno dell'orto e farà si che molti uccelli e insetti possano trovare rifugio per creare un ecosistema il più completo possibile.

Dal manuale dell'orto sinergico si nomina molto il mirto. Questa pianta è però da macchia mediterranea e qui nel nord potrebbe soffrire non poco il freddo.
Ho optato (sto ancora aspettando la risposta di fattibilità da chi ne sa più di me) per una siepe mista, di 4 tipi di vegetali, tra cui spero di inserire qualche pianta di mirto.

Intanto sto mantenendo le mie piantine in torba umida per poi trapiantarle questa primavera...

giovedì 13 novembre 2008

Francia, sto arrivando!


Subito dopo l'esame di inglese, mi è capitata questa occasione: due settimane in Francia, a Tolosa, per un seminario che tratta il mercato mondiale alimentare e le tematiche della qualità.
Partirò il 23 novembre con l'Alitalia (!!!) e torno il 6 dicembre.

Non so cosa mi attende, ma sarà molto stimolante usare l'inglese nei seminari e il francese nella vita quotidiana!
Di cosa si parlerà? Poultry, beef, pork, lamb, fish meet and diary products. Interessante no?

Prenderò una bella pausa dalla routine italiana, anche se spero di sentire le opinioni che i francesi hanno della politica nostrana! Sarà da divertirsi!

Porterò qualche cartolina, promesso!

Spero di avere internet al campus a Tolosa, così con skype potrò sentire di meno la mancanza di chi mi sta a cuore...

sabato 8 novembre 2008

Piccole fave crescono...


Oggi sono tornato dal mio amato orto sinergico per controllare se tutto prosegue per il verso giusto.
Ho visto delle sequoie al posto dei germogli di fave che ho trovato una settimana fa! Fate il confronto tra la foto qui sopra e quella di qualche post fa! Che soddisfazione!
Sono nati anche i ravanelli, anche se sono proprio piccoli piccoli e indifesi, protetti solo da un pò di paglia che li nasconde, mentre spinaci, cicoria di Trieste e liliacee non li ho trovati.

Devo ancora finire l'impianto di irrigazione, ma per ora non ho fretta!

Buon sabato a tutti!

Scoperte




La prima impressione conta molto. Dopo aver classificato una persona in un certo modo, non è facile cambiare idea.
In questi giorni mi è capitato per ben due volte, con persone diverse ovviamente.

Nel caso A ho avuto la fortuna di vivere a stretto contatto e, grazie a questo, ho potuto apprezzare molte qualità, davvero belle (che fra l'altro io non possiedo). Conosco questa persona da qualche anno, ma solo adesso riesco a valutarla nel modo corretto.
A partire da domenica non la vedrò più e mi spiace davvero molto. Le auguro un fantastico futuro!

Nel caso B, invece, l'incontro risale a qualche anno fa, diciamo alcuni incontri flash che non mi hanno permesso di capire chi avevo di fronte, né di percepire le qualità che possiede.
La valutazione era nebulosa, anche se c'era un qualcosa che mi ha convinto a mantenere i contatti. Pochi giorni fa l'ho finalmente rivista. Abbiamo chiacchierato a lungo e sono stato molto bene, a mio agio, come non capita spesso per uno particolare come me. Ha un'anima trasparente, è limpida, sincera e nel contempo delicata come un fiore.
Non pensavo assolutamente di trovarmi davanti una sì bella persona.

Entrambe sono persone luminose, che contagiano chi hanno vicino con sentimenti e sensazioni positive. Grazie a entrambe! Vi voglio davvero molto bene!

Riesco a scoprire numerosi lati positivi nelle persone a me vicine mano a mano che lascio decadere i preconcetti, ma soprattutto se mi fermo e ascolto.

Fermarsi e ascoltare. Sembra semplice e scontato.

sabato 1 novembre 2008

Sono Papà!


Ebbene si!
Sono nate e sono bellissime!
Le fave, che azoteranno il terreno del mio orto sinergico, sono piccole, ma forti e rigogliose!

Le vedete vero, tra la paglia e il legnetto?
Dopo la pioggia di questi giorni , è davvero una soddisfazione trovarle lì sotto la paglia che cercano la luce e il calore del sole.

Oggi ho piantato anche ravanelli e cicoria rossa di Verona verso sud (si, lo so, non è il periodo, ma per stavolta va bene così), spinaci e cicoria zuccherina di Trieste. Nei lati ho messo cipolla bianca, dorata e aglio. L'aglio solo a nord, ovviamente.
Domani pomeriggio spero di finire l'ultima aiuola, anche se sarebbe il caso di seminare in luna calante... l'ho persa per pochi giorni.. :-(

Spero che nascano molti molti altri orti sinergici, lavorare lasciando fare alla terra.