lunedì 5 ottobre 2009

Ma te, ci parli?

Ma te, ci parli? Guarda che è importante, lo sentono.

Che dire? Io non ci parlo. Mentre lavoro pieno di buona volontà nell'orto non mi va di fare il benchè minimo rumore. Assaporo l'indaffarato silenzio delle mie creature e ascolto solamente l'utile rumore del campanile che mi dice che è ora di andare a sfamarsi (e non è solo lui che me lo ricorda...).

Guardo, osservo, accarezzo, bacio, se capita, mangio, spesso, ma parlarci no. Al massimo commento a bassa voce quanto una piantina possa essere vigorosa o simpatica.
Saluto spesso i coinquilini, leggasi insetti vari ed eventuali, che spesso hanno colori meravigliosi.
Un cimice oggi era un incanto! Un disegno tipo scarabeo sull'esoscheletro che ho osservato per mezzo minuto buono... che spettacolo!

3 commenti:

Mara ha detto...

Te o tu? ma a loro interessa la grammatica? chissà... nemmeno io ci parlo, con le mie piante. Non con tutte, per lo meno. Ma avevo un albero con cui parlavo, una volta...

Emanuele ha detto...

il "ma te" è ripreso da una battuta di un comico di zelig molto bravo, bellani. licenza artistica.

Mara ha detto...

ecco, vedi cosa succede a non avere la TV? non capisco più le licenze artistiche!...