martedì 15 settembre 2009

The reader / 2


Oggi, mentre aspettavo che i responsabili del supermercato mi ricevessero, ho terminato di leggere il libro...
Si, lo so, mentre si aspetta per un colloquio non si legge, ma cavolo, se devi aspettare mezz'ora, io non c'ho voglia di buttarla via e guardare il nulla!

Ad ogni modo, in tutto il libro aleggia quella tristezza di cui il protagonista è impregnato e che trasmette con questa scrittura che, nonostante i numerosi colpi di scena, appare statica, ferma, sonnolenta.

Un libro molto bello, un film non da meno.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mentre guardavo il film non mi è venuto in mente... ci ho pensato dopo. Il protagonista resta legato al ricordo di un amore o al rimpianto di non aver detto qualcosa? Quanto ci danneggiano nel tempo le parole che non abbiamo saputo dire al momento giusto? Per quanto tempo ci può rodere il tarlo del rimorso o del rimpianto? Ho avuto l'impressione che lui si sia portato dentro per tutta la vita un dolore di cui è riuscito a liberarsi solo alla fine, quando ne ha parlato, quando ha raccontato l'intera storia alla figlia. Mi piacerebbe sapere se anche dal libro emerge questo o se è solamente un'impressione trasmessa dla film...

fatamiao ha detto...

è così triste?? pensavo di leggerlo...ma forse non è adatto a me...tu ceh mi conosci..me lo consigli o no?
cmq se parla di cose non dette...non lo so..io son per "dire tutto e subito" quindi penso che mi darebbe fastidio leggerlo...