lunedì 2 marzo 2009

Critica e discernimento


Dal calendario di Frate Indovino:
Senza istruzione corriamo il rischio di prendere sul serio le persone istruite.
Che poi, istruite non significa capaci, intelligenti. Significa solo che nel loro cervello sono stoccate una certa quantità di informazioni. Senza dubbio queste info, e il percorso che è stato fatto per accumularle, possono aiutare una certa apertura mentale, ma non è sempre così.

Continua a tornarmi in mente questa definizione di esperto, presa da Crisis:
...di coloro che sanno molto su poco (o, al limite tutto su niente, come diceva un famoso etologo, K. Lorenz).
Spesso mi sento così, uno che sa molto su poco. Quando, ad esempio, mi imbatto in un settore che manco sapevo esistesse oppure quando guardo il mio orto e sento che mi sono tuffato in qualcosa che è mille volte più grande di me e che desidero in qualche modo controllare per soddisfare le mie esigenze. Controllare? No, con questa concezione siamo arrivati all'agricoltura moderna. Meglio è comprendere e lavorare in sinergia.

Sinergia. Cooperazione. Per un obiettivo comune. L'unica possibilità per sopravvivere nel prossimo futuro.

1 commento:

Mara ha detto...

Bravo, mi hai ricordato che dovevo cercare sul vocabolario il termine "comprendere" e vedere la differenza con "capire"...
Con tutte le cose che ho per la testa in questi giorni, rischiavo di scordarmene...