giovedì 19 marzo 2009

Tragedie della follia...


Riporto da Crisis questo interessante articolo...


Tempo fa chiacchieravo con un amico. Professore universitario, ricercatore, da trent'anni si occupa di biochimica. A mò di battuta, provai a sondarlo: "Prozac, Ritalin... qualcuno dice che siano dietro molte 'tragedie della follia'. Che ne pensi?"

Ero certa che avrebbe riso dandomi della complottista. Invece, mi lasciò sbalordita. "Lo sanno tutti, nella comunità scientifica", mi rispose come se fosse la cosa più normale del mondo. "L'argomento è tabu, ma è comprovato che alcuni farmaci antidepressivi, e le anfetamine che si danno ai bambini, provocano in molti casi deliri omicidi o pensieri suicidi." Quindi, quando leggiamo di "tragedie della follia", in cui spesso il protagonista viene descritto come depresso... "...Si, probabilmente il suo gesto è un effetto dei farmaci che prende".

Oggi mi sono imbattuta in un articolo di Psiche e Soma (che fornisce l'inquietantissima immagine), riportato anche da Protonutrizione. Due bambini italiani, intorno ai 10 anni, sono stati ricoverati in seguito a manifestazione di tendenze suicide. Entrambi erano in cura con lo Strattera, un farmaco che come il famigerato Ritalin è a base di una delle anfetamine incriminate dal mio amico. L'Agenzia Italiana del Farmaco, che si occupa di farmacovigilanza, ha ritenuto di NON informare la cittadinanza... eppure, in Inghilterra, ben 130 piccoli in "cura" hanno tentato il suicidio.

Indurre artificialmente pensieri suicidi nella mente di un piccino innocente è un crimine orribile, ingiustificabile anche in presenza di qualsivoglia malattia, figuriamoci poi se si tratta di "malattie" delle quali si dubita persino dell'esistenza. Viene da pensare come possiamo illuderci che questa gente, dalle multinazionali agli organismi statali che le proteggono, possano avere a cuore le nostre sorti in qualsiasi situazione di emergenza, crisi compresa, se sono capaci di tanto.

La prossima volta che un ragazzino imbraccia il fucile e stermina i compagni di scuola o che un tranquillo padre di famiglia fa fuori moglie e figli, insomma, prima di pensare al degrado sociale e alle colpe della TV, fate una crocetta sul bloc notes: altre vittime degli psicofarmaci, morte però con un proiettile in testa.

1 commento:

Mara ha detto...

sono stata mesi a passare al vaglio materiale sulla "iperattività" dei bambini e sulle possibili cure.
siti internet, libri, addirittura le schede e gli appunti di conferenze per laureati in psicologia, che mi venivano passate da una collega.
le conclusioni? io non sono certo un medico, ma ho avuto l'impressione che l'abuso di psicofarmaci sia evidente, come anche la tendenza di incasellare problematiche infantili anche molto diverse tra loro nella stessa definizione, in modo tale da poterle curare tutte nello stesso modo... con una pillola.
è più semplice, più sbrigativo, meno faticoso...
del resto, ormai, chi ha più voglia di scavare in se stesso o negli altri per capire quella brutta cosa che è la depressione? chi ha voglia di accettare la tristezza e il disagio nella propria casa? sono cose che fanno parte della vita, ma oramai siamo tutti convinti che solo gli sfigati hanno problemi... che la soluzione semplice sia a portata di mano... basta andare in farmacia e ordinare una confezione di felicità e tranquillità, che ci vuole?