domenica 15 febbraio 2009

Operazione Valchiria


Ieri sera, dopo millenni di assenza dal cinema, sono andato a vedere il film di cui vedete la locandina. Mi è piaciuto molto, ma mi ha lasciato un nonsochè di amaro in bocca, una preoccupazione, un pensiero che ora cercherò di rendere comprensibile.

Conoscendo l'Operazione Valchiria nella storia della Germania nazista e i numerosi attentanti nei confronti di Hitler, alla fine del film mi è venuto da chiedermi: "Ma qui, oggi, esistono persone che lottano, che mettono la loro vita in gioco per un ideale, per un qualcosa più grande di loro?"

Guardandosi attorno e osservando il servilismo, la mancanza di principi, il far soldi come obiettivo finale senza guardare in faccia niente e nessuno, l'omertà, la mancanza di spina dorsale... no.
Dove, mi chiedete? Nella stampa, non tutta e non completamente, per fortuna, ma una fetta è costituita da servi che attraverso le parole modificano la realtà dandola in pasto a chi non riesce a discriminare perchè non ha altre fonti da confrontare.
Non sia mai che qualcuno come Santoro, Travaglio, Vauro, Sabina Guzzanti o chi per loro dicano qualcosa di scomodo che subito l'intellettuale, colto, pensiero-indipendente Gasparri spara a zero.

Poi, scrutando meglio attorno a noi, o semplicemente leggendo il calendario dei Santi Laici, si possono trovare mille e mille persone che hanno lasciato e lasciano un messaggio a noi giovani attraverso battaglie che loro iniziano, ma che siamo noi a dover continuare e, forse, terminare vittoriosamente. Quindi, si, c'è ancora chi tiene la testa alta.

Chi da molto tempo è nel torpore, che non si è ancora svegliato, ma che sente puzza diimarcio e che non ce la fa più a restare indifferente a quello che succede (perchè, diciamolo, quando è troppo è troppo) comincia a rumoreggiare in compagnia di molte altre persone.
Questo, secondo me, sta facendo cag..e addosso ai governanti, tanto da emananare leggi strane...


Buona settimana!

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